Il ruolo degli specialisti di Pronto Soccorso, di Medicina Generale e di Medicina del Territorio nella gestione del paziente prima e dopo l’evento acuto.
Il termine “sindromi aortiche acute” (SAA) descrive un gruppo di patologie a carico dell’aorta, con manifestazioni cliniche e prognosi simili, ed includono la dissezione aortica (AD), l’ematoma intramurale (IMH) e l’ulcera aterosclerotica penetrante (PAU), nonché i traumi aortici. La caratteristica delle AAS è la lacerazione, con o senza breccia intimale, della tonaca media, all’interno della quale il sangue s’infiltra e può contribuire alla progressione della dissezione o rimanere localizzato (IMH), oppure estrinsecarsi all’esterno della parete, come nel caso di rottura di PAU o di traumi. La AD è la più comune, e può essere rapidamente fatale senza una diagnosi precoce ed un trattamento appropriato. L’IMH e le PAU in genere causano minori alterazioni a carico della tonaca media. La drammatica comparsa dei segni e sintomi che porta circa il 15-20% dei pazienti a morte all’esordio della SAA è un evento che è tutt’oggi argomento di discussione specialistica. Esiste la possibilità di anticipare l’evento acuto aortico? La risposta al momento è forse. Alcuni pazienti portatori di patologie sub-cliniche e/o sub-anatomiche per indicazione e sintomo, dovrebbero rientrare nell’ambito di programmi di follow up e sorveglianza che oltre a coinvolgere gli specialisti cardiovascolari ambulatoriali ed ospedalieri dovrebbero anche integrarsi nell’ambito della Medicina del Territorio e degli Specialisti di Medicina Generale (MMG). La SAA seppur non particolarmente incidente come tassi di eventi (2-3.5 nuovi casi per 100.000 persone-anno) ha elevati tassi di mortalità e complicanze dopo il suo esordio e richiede sia nella fase acuta che nel cronico una sorveglianza estremamente rigorosa e costosa del paziente. Razionale di questo incontro è quello di rendere completa l’assistenza degli Specialisti di Medicina Generale nell’ambito della gestione del paziente le cui caratteristiche anamnestiche e cliniche lo espongano al rischio di sviluppare SAA ma anche per creare una valida sinergia tra Specialisti Cardiovascolari e Medici del Territorio nella sorveglianza del paziente dopo evento aortico acuto.
METODOLOGIA
È previsto un approccio didattico interattivo con esposizione di casi clinici, proiezione di slide esplicative e discussione collegiale guidata dai moderatori e stimolata dai discussant.
INDICAZIONE DESTINATARI DELLA FORMAZIONE
Il corso è rivolto a:
Medici
Infermieri
RIFERIMENTI SEGRETERIA ORGANIZZATIVA
I.S.F.A.I. Istituto Superiore di Formazione per Aziende e Imprese
Tel. 0362 824221 – 204
Fax 0362 824403
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CREDITI ECM
Il corso è in fase di accreditamento presso il sistema ECM Nazionale
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